A SPASSO PER LE DOLOMITI

La Gran Fondo Sportfull di Feltre

 

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Francesco Pavan

Domenica scorsa 21 giugno, assieme a circa 4000 altre persone e a circa 500 marziani (quelli che vanno veramente forte *), ci siamo cimentati in una “scampagnata” per le nostre montagne più vicine.
Qualcuno più allenato, qualcun altro meno, ma tutti determinati ad arrivare fino in fondo al proprio percorso.
La giornata si è presentata incerta all’inizio, tra lo sfrecciare delle auto dei ciclisti in corsa per arrivare prima ai parcheggi e poi alle griglie di partenza (un tipo mi ha detto di aver guidato così veloce da aver voglia di vomitare), per poi aprirsi e rivelarsi splendida, soleggiata e fresca per tutto il tempo.
Poi è iniziata la gara ……e la festa: faceva impressione vedere i tornanti pieni di divise sgargianti, piegate nello sforzo teso a superarli, chi piano, chi forte, perché come dice anche il buon Livio “…la montagna va fatta con il proprio passo per poterla apprezzare, conquistare, o domare in alcuni casi”.

E così ognuno se ne porta a casa un pezzettino nella testa, nel ricordo, duro a volte, ma sempre vero.
Si, un ricordo vero, reale, come sintetizzato nel motto di questa corsa “only real cyclists”, solo per ciclisti che si sentono veri mi piace pensare voglia dire.
Ecco, questo ricordo è da conquistare, non lo si riceve gratis e, come tutte le cose sofferte, vale qualcosa, vale di più!
C’è poi da dire che, come al solito, l’organizzazione è stata all’altezza della situazione, ma soprattutto ho apprezzato le persone che ci hanno aspettati fino alle ultime battute presso il Croce d’Aune, goliardiche ma anche generose e genuine negli incitamenti.
Voglio chiudere con il ricordo migliore e più intenso che mi resta di questa giornata, oltre ad un accentuato dolore al fondoschiena: un high five dato a tutta una comitiva di ragazzini (circa 30) che scendevano a piedi dal Manghen e che hanno teso il braccio nel gesto istintivo di voler condividere con me quel momento. Grandi!
Ciao, alla prossima.

Francesco Pavan

 

*(e che magari, facendo il percorso lungo, raggiungono te del percorso corto che stai dando tutto sul Croce d’Aune, lasciandoti un sapore un po’ amaro sul palato).

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