ODERZO FALCADE ODERZO 2010

La cronaca di Mario Goppion

Mario GoppionRitrovo puntuale ad Oderzo per la partenza dal nuovo sito del centro commerciale.

Un piccolo spavento proviene dalla caduta accidentale della signora Bracco, in dolce attesa, provocata dalla limacciosità del plateatico del bar del centro: per fortuna tutto ok.

Partenza regolare con andatura discretamente sostenuta ed il solito “effetto elastico” creato dalle molteplici rotonde incontrate sul percorso.

Sfilando le campagne e le prime colline, arriviamo al ristoro di Segusino (dove compare uno striscione artigianale con scritto “+ bicicletta – Lippi”) con una media prossima ai trenta orari; l’onnipresente Fanti, ospite degli organizzatori e quindi non in bicicletta, mi confida che qualcuno si è già lamentato per il ritmo elevato tenuto (in cuor mio penso: meno male!).

Ripartiamo per la Sinistra Piave con ritmo meno agguerrito: non si sa se per il rallentamento degli organizzatori o se per effetto di strada più larga e meno rotonde.

Gruppo compatto fino all’Agordino dove la cosa più fastidiosa rimane il passaggio delle gallerie.

Ristoro a Cencenighe e poi su, verso Falcade, dove ognuno imposta il ritmo a lui più consono; il sottoscritto insieme ad Ivano interpreta il ruolo del pastore ed affinchè nessuna pecorella avesse a smarrirsi, decidiamo di chiudere il gruppo (……… mica per altro).

In albergo viene il bello: dopo splendide libagioni il duo musicale Luciano/Pietro si alterna con la comicità di Ivano (che nel frattempo ha ripreso fiato): una canzone, poi una barzelletta, poi un’altra canzone e così via in uno spellarsi le mani dagli applausi.

Dopo cena tutti alle premiazioni dove il nostro Presidente consegna il gagliardetto della squadra al Sindaco di Falcade (gesto che verrà ripetuto l’indomani a favore del Primo Cittadino di Oderzo).

Ritiriamo la coppa per il secondo posto e lasciamo che vengano premiati gli scalatori del San Pellegrino cui i nostri colleghi, altrettanto forti e bravi, hanno generosamente lasciato qualche minuto di vantaggio perchè poi non si dicesse che la San Lazzaro voleva vincere tutto.

Domenica sveglia all’alba, sotto un cielo privo di nuvole, presagio di giornata calda ma meravigliosa.

Fa parlare di sè un simpatico ma scanzonato Gilberto che sfoggia la bianca divisa, “fuori ordinanza”, del Raid 2009.

Il percorso del ritorno è ormai collaudato: si suda su per la Vena D’Oro, sul San Lorenzo e sull’infuocato tratto Conegliano-Oderzo.

Cadono: in centro a Serravalle, Mauro (se non confondo il nome del nuovo socio), che da fermo pensava uscisse in automatico il cavalletto, e “compare” Gianfranco, all’inizio del San Lorenzo, per colpa di un avversario che, colto da improvvisa invidia verso il nostro simpatico Gianfry, non trova di meglio da fare che tagliargli improvvisamente la strada dopo averlo superato a destra; il fido Stelio, testimone, preso alla sprovvista, non riesce ad annotarsi il numero di targa!

Rientro regolare fino ad Oderzo e rituale ottimo pasto presso la cantina sociale.

Un grazie particolare a Luciano Autista Pavan, presenza discreta del gruppo ma supporto psicologico e logistico fondamentale, importantissimo per tutti della squadra.

Un grazie anche alle signore, sempre pronte a tifare e ad applaudirci, e ad offrirci pure squisite prelibatezze.

Grazie a tutti ………….. ci siamo divertiti!

 

Treviso, 29 giugno 2010

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