Spresiano-Sappada. Anche quest’anno li abbiamo fatti……Neri

Tra le tante ripartenze post-covid del 2022, c’è anche la Spresiano-Sappada organizzata come sempre magistralmente dagli amici dello Shark-cycling Team. Fin dalla prima edizione, è un appuntamento fisso per noi della San Lazzaro Goppion e chi scrive, custodisce gelosamente il “cucchiaio di legno”, il premio che, appunto, nella prima edizione è stato assegnato all’ultimo arrivato. Perché il titolo dice “li abbiamo fatti ….Neri” ? Perché è un modo di dire riservato ai vincitori quando parlano degli altri concorrenti. Ebbene si….Diciamolo….nel 2022 siamo ripartiti alla grande, noi della San Lazzaro Goppion  e abbiamo conquistato il premio riservato alla squadra più numerosa. Ma, ….li abbiamo fatti Neri, vuole essere anche un ringraziamento al nostro sponsor “Neri marmi e graniti”, con il titolare che anche quest’anno, non ha fatto mancare la sua presenza beneaugurante.

 La manifestazione è di quelle che “ti prendono” perché si segue molto il corso del Piave, il nostro fiume sacro alla patria. Ti prende perché percorri quasi 150 km per arrivare a cima Sappada, vicinissimo al confine di stato, superando 2.100 metri di dislivello. E poi nel regolamento c’è scritto “velocità controllata” che significa anche percorrere alcune salite con il tachimetro della mia auto ammiraglia che segnava 21-23-25 kmh. Bello il colpo d’occhio alla partenza  con le macchie di colore delle singole squadre partecipanti e con un clima misto tra allegria e concentrazione. Poi il saluto del Sindaco di Spresiano e….viaaaaa…..si parte…..Le auto di “scorta tecnica” fanno subito capire che la velocità controllata sarà piuttosto impegnativa. Belli e rilassanti come sempre i tre ristori programmati a Sella Fadalto, Pieve di Cadore e Cima Gogna. Bella anche la bagarre che si è scatenata, come da tradizione, dopo il sottopasso che in uscita presenta i 9 km di difficilissima salita finale dove ognuno è libero di dare il massimo senza alcun limite. E nei primi 15 arrivati, a Cima Sappada, c’erano anche alcune maglie con i colori sociali della San Lazzaro Goppion, annotazione che fa sempre piacere pur trattandosi di una corsa non competitiva. Veramente bello il pastaparty finale, con le premiazioni, tanta allegria, tanta musica e una nota patriotica con un violinista che ha suonato “La canzone del Piave” e poi, ciliegina sulla torta del patriotismo, l’inno di Mameli.  E infine tutti a casa, portando con sè la sensazione di aver compiuto una grande impresa personale e di squadra. Eh già….la squadra, cioè un gruppo di amici che sui pedali sono veramente tosti e non si arrendono mai ma che poi stanno bene assieme e si divertono. Una citazione la voglio fare per il nostro Italo Piovesan che, nonostante le 80 primavere, ha voluto partecipare “fuori concorso” e durante il pastaparty ha “tenuto banco” distribuendo allegria a tutti i componenti della squadra San Lazzaro Goppion.  Un esempio da seguire, ma anche una speranza di poterlo imitare….In conclusione un meritatissimo “bravi tutti” per Giancarlo Cocchetto, Antonio Donato, Antonello Fregnan, Sergio Fuin, Tiberio Granzotto, Sandro Marton, Francesco Pavan, Luciano II Pavan, Ermes Scala, Fabio Scomparin, Adino Teano, Italo Piovesan, Attilio Caner e Paolo Schiavon (ammiraglia).

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