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La A.S.D. Società Ciclistica San Lazzaro – Goppion Caffè è stata fondata nel 1975 con lo scopo di praticare attività ciclistica di tipo amatoriale e cicloturistico. Inizialmente è stata iscritta all’UDACE (Ente di promozione ciclistica), ma dal 1977 ha scelto di affiliarsi alla F.C.I. – Federazione Ciclistica Italiana, rimanendo tuttora legata a tale federazione.E’ riconosciuta come una delle Società ciclistiche trevigiane di riferimento per tutti coloro che praticano e vivono il mondo delle biciclette da corsa oltre che per la validità ed attualità dell’organizzazione sociale, la varietà e la selezione delle manifestazioni sportive a cui partecipa.

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Gastone Pettenò e Renzo Tumiotto

LA NASCITA – (Nel racconto di Renzo Tumiotto)

All’inizio degli anni settanta, San Lazzaro era una piccola località ai sobborghi di Treviso: poche persone e scarse attività sociali. Nell’osteria che io gestivo, sita lungo il Terraglio e giusto di fronte alla chiesa di San Lazzaro, c’erano solo la “Cassa Peota” e “l’Associazione ex combattenti”.
Vedendo il proliferare di società ciclistiche, che allora nascevano nel trevigiano a

nche a seguito dell’ “austerity”, due amici, Evandro Pavan e Franco Campagner, scommisero che anche loro ne avrebbero fondata una. Ben presto si unirono altri appassionati di ciclismo quali: Danilo Bortoletto, Gastone Petenò, Piero Fioretti, Santo Piovesan . Mi chiedevano consigli in merito. Io dicevo loro che il mio mestiere era quello di vendere “ombre” e che non ero esperto in quel settore, e che a mandare avanti una società ci voleva serietà, tanto impegno e collaboratori validi.

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La tessera del 1975

“Nessun problema!” rispondevano “Faremo.” E così, animati dalla loro passione per il ciclismo, anche se nessuno di loro era mai stato corridore, decisero di iniziare l’avventura. Elessero Renzo Buso come primo presidente. Cominciarono a coinvolgere un po’ tutti nel paese e, tra un bicchiere e l’altro, tantissimi aderirono con entusiasmo. Operai, impiegati, meccanici, addirittura il farmacista Dalla Zorza offrivano la loro disponibilità per collaborare. Inevitabilmente furono coinvolte le mogli, i figli, gli amici e i parenti che partecipavano numerosi alle varie manifestazioni o, successivamente, ai raduni nazionali. Di anno in anno il numero degli iscritti aumentava. Si era creato un bel gruppo di appassionati della bici che amava stare insieme, in buona armonia e dare sempre una mano quando serviva, anche nell’ambito della parrocchia di San Lazzaro.

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Beppi Tabarin e Renzo Tumiotto

L’ARRIVO DI GIUSEPPE TABARIN (di Renzo Tumiotto)
Un giorno, verso metà anni ’70, capita da me, alla locanda, una intera famiglia che mi richiedeva alloggio per un certo periodo di tempo. Aveva dovuto rimpatriare dall’ Etiopia per ragioni politiche; era lafamiglia di Beppi Tabarin con la moglie e quattro figli, di cui la più piccola ancora in fasce.
Ben presto Bepi fece amicizia con i clienti dell’osteria e anche lui fu contagiato dalla febbre per la nuova società ciclistica appena nata. Il Tabarin, che aveva origini trevigiane, si era entusiasmato a tal punto che divenne, fin da subito, parte integrante e punto di riferimento per la neonata società. Con il suo carattere ottimista e il suo buon umore, sapeva coinvolgere e mettere d’accordo un po’ tutti anche con l’aiuto di qualche generosa…”ombretta”. Venne eletto presidente, succedendo a Renzo Buso e si buttò con passione a capofitto nelle attività della Società Ciclistica San Lazzaro, che considerava come una famiglia. Le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo dicono che, era davvero un grande Presidente.

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Beppi Tabarin e Raffaello Longo

LONGO ELETTO ALLA PRESIDENZA DELLA SAN LAZZARO GOPPION CAFFE’

Correva l’anno 1989 quando Raffaello Longo assumeva per la prima volta la presidenza della Ciclistica San Lazzaro GOPPION CAFFE’ e, da allora, l’ha condotta con grande determinazione, ininterrottamente per 24 anni. Venerdì 14 dicembre l’assemblea dei soci l’ha confermato, per acclamazione, presidente per altri due anni. Onore al presidente che ha saputo conquistarsi così tanta fiducia dai soci. Evidentemente meritata, ma ottenuta anche per avere saputo rinnovarsi negli organici e nella pratica sportiva del ciclismo amatoriale. Merito anche dei collaboratori del Consiglio Direttivo che hanno saputo trasformare le linee guida del presidente in atti sportivi concreti. Oltre al presidente, l’assemblea ha eletto il Consiglio Direttivo con Sandro Vian, Leo Caliano, Stelio Munarin, Giannino Zamprogno, Maurizio Sartoretto ed i nuovi Luciano Pavan e Giancarlo Cocchetto. A breve il primo C.D. per decidere l’avvio dell’attività ciclistica 2013 che inizierà con la scalata a Pianezze il giorno di Capodanno. Quindi l’invito alla libera manifestazione è per martedì 1 gennaio 2013 con partenza da Bigolino alle ore 9:30 per cominciare bene l’anno nuovo.