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PAUSA INVERNALE

Dopo aver finito le corse del 2017, come da tradizione, la S.C. San Lazzaro Goppion Caffè, il 12 Novembre scorso, ha celebrato la conclusione della stagione ciclistica presso il noto ristorante “Da Vettorel”, sul Montello, proclamando campione sociale Caner Attilio.

Un nuovo anno è quindi appena iniziato e si preannuncia ricco di novità.

Generalmente da Novembre in poi seguono alcuni mesi di riposo di fine corsa. Fino a Febbraio ci si può anche fermare, anzi si consiglia di concedersi una pausa extra-ciclistica per dedicarsi ad altro.

La provincia trevigiana è circondata da montagne molto imbiancate in questo periodo, che invitano a frequentarle sia con gli sci che con le ciaspole. C’è chi invece preferisce mete diverse e chi semplicemente il tepore famigliare.

In ogni caso, la parola d’ordine è non fermarsi mai completamente; non bisogna lasciarsi prendere dal riposo più completo. Il motore del ciclista deve sempre rimanere acceso, anche a bassi giri. L’importante è non impegnare i  muscoli con attività inappropriate e non ingrassare troppo. Mettere su chili renderebbe  difficile la ripresa.

Ovviamente, va detto che a un buon bicchiere di vino non si rinuncia mai.

Buon anno a tutti!

 

 

IL MIO PRIMO ANNO ALLA SAN LAZZARO di Paolo Schiavon

Ed eccomi qua a commentare il mio primo anno alla S.C. San Lazzaro Goppion Caffè. In premessa, credo necessario precisare che ho scoperto il ciclismo amatoriale circa 7 anni fa ma precedentemente ho sempre praticato sport di squadra. Sicuramente questo aspetto mi ha dato l’abitudine mentale a considerare le attività fisico-agonistiche come un momento di aggregazione e di condivisione di obiettivi con altre persone che hanno la stessa passione. E su questi argomenti il ciclismo amatoriale è una bella sfida. In questi anni credo infatti di aver capito che il darsi appuntamento ogni domenica mattina  può avere significati diversi rispetto a quelli di squadra e di gruppo, che ho appena citato. A volte il ritrovarsi può essere  un motivo per dare poi a ciascuno la possibilità di affermare il proprio individualismo personale, a volte può essere l’occasione per dimostrare la  propria superiorità fisica e atletica rispetto agli altri. Ho capito che, in nome di questo spirito agonistico è possibile e accettabile, far provare solitudine ad un compagno che si trova a gestire difficoltà fisiche o meccaniche. Ma poi mi chiedo cosa può esserci di agonistico nel ciclismo amatoriale praticato con i propri compagni di squadra nella classica uscita della domenica mattina ? certamente c’è la voglia di mettersi alla prova confrontandosi con altri, ma più probabilmente c’è la voglia di misurarsi con se stessi in rapporto agli altri. In altre parole conoscere chi è più forte di te e capire che con la fatica e l’allenamento ci si può avvicinare alle sue prestazioni. Quindi per rispondere alla domanda, direi che non c’è nulla di agonistico, in senso stretto, nell’uscita della domenica mattina.

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Il presidente Longo premiato da Di Rocco alla Festa del Ciclismo della Marca per i 40 anni di attività con la F.C.I.

Venerdì se n’era parlato molto in sede. La questione era stata posta dal presidente Longo ed era: “se fosse apprezzato dai soci il fatto che lui ritirasse il 2° premio con Pasqualin vincitore con il suo Olang del Campionato Veneto e provinciale MF 2017”. Ma la decisione più importante l’aveva pressa Leo che aveva convinto tutti che la scelta più saggia era quella di ritirare entrambi i premi.
Era poi intervenuto un fatto nuovo, la premiazione della Società per i 40 anni di attività con la FCI e Longo dichiarava che a questo riconoscimento, da ritirare dalle mani di Di Rocco, lui non poteva mancare.
La foto parla da sola e testimonia la sua felicità e riconoscenza.
Sarebbe stata una occasione mancata, avrebbe lasciato l’amaro in bocca e questo non va’ bene.
Mi ero prodigato perchè il ritiro dei due premi avvenisse davanti a tutti, alla luce del sole. Poi la questione della frode perpretrata dal GS Olang a Santa Cristina era stata portata ai vertici regionali e discussa ampiamente in Commissione Cicloturistica. Il risultato pervenuto non era quello che ci eravamo ripromessi, ma le ragioni portate avevano scosso i dirigenti che le avevano ascoltate e la nostra squadra era stata riconosciuta come la vincitrice morale.
Ho garantito con la mia parola che il campionato 2018 sarà diverso e, anche se contavamo quest’anno di avere l’onestà sportiva riconosciuta da tutti, così non è stato. Pertanto il nuovo regolamento sarà severo per far rispettare le regole del ciclismo amatoriale e vincerà il migliore.

PreparateVi.

Sandro Vian

IL FOTO ALBUM della FESTA DEL CICLISMO DI MARCA 2017

 

DOPO AVER LETTO LA STORIA A FUMETTI DI “ADINO ALL’EROICA”

… ho pensato che era valsa la pena dell’attesa (ci ho messo anche qualcosa di mio nell’attesa), ma la storia che Adino ha raccontato, mi ha fatto rivivere le imprese della vita in bici.
Adino ha raccontato una storia a fumetti, dove l’immagine ed il suo contenuto supera la parola e lo scritto.

Anche Francesco ha saputo raccontare la sua ÖTZTALER ed entrambi hanno capito che le belle storie si trasmettono anche agli altri.

Grazie ad entrambi per aver interpretato il mio pensiero di comunità nello sport ed un invito a tutti a fare il passo per raccontare anche loro la loro storia a cominciare da Arianna e Giovanni che, di nascosto(?) hanno vissuto l’impresa.

Bravi!!!

Sandro Vian

IL GIRO SOCIALE DELLA DOMENICA VISTO DA MIKJ

Questa mattina davanti alla sede della Goppion caffè ci siamo ritrovati in molti per la classica uscita di gruppo domenicale. Assenti i partecipanti alla G.F. di Feltre. Alle 07.30 il lungo serpentone si avvia verso Treviso dove vi sarà la divisione dei 2 gruppi in quanto erano previsti come da programma 2 giri, il lungo con la scalata al Monfenera e il corto in località Levada. Dopo la divisione ci ritroviamo in una decina mentre il grosso del gruppo partecipa al giro lungo. Ai comandi del presidente ci dirigiamo verso Montebelluna, a Porcellengo troviamo ad attenderci Gjanfri e Bruno mentre Valeria Ci saluta ci dirigiamo verso Montebelluna con qualche accenno ad aumentare l’andatura. Giunti a Levada di comune accordo decidiamo di allungare e variare il giro previsto, dopo le foto di rito scattate dal nostro fotografo pazzo, alias Gjanfri, ci addentriamo fra vigneti e boschi di castelli con una serie di strappetti di tutto rispetto per ridiscendere verso la Beccaccia. L’andatura si fa più allegra e di buona lena raggiungiamo la fontanella del ponte dei romani, breve sosta e poi fuoco alle polveri lungo la panoramica del Montello lungo la quale il gruppo si divide per ricongiungersi a Nervesa quindi Arcade, Povegliano dove il sottoscritto saluta la bella compagnia che prosegue verso Treviso. Non c’è molto da aggiungere, giro reso bello e vario dal cambiamento di programma, compagnia piacevole allietata anche dalla presenza di Nicoletta che ha dato filo da torcere anche ai maschietti.

Michele Valerio

IL FAVARO VENETO CI SOFFIA IL TROFEO DEL RADUNO DI SCORZE’.

 

LA CLASSIFICA FINALE AL RADUNO DI SCORZE’

POS. SOCIETA’ P.ti
1 S.C. FAVARO VENETO 53
2 C.C.FONTE SAN BENEDETTO (ORG.) 43
3 S.C. S.LAZZARO GOPPION CAFFE’ 34
4 S.C.VIGONZA BARBARIGA 22
5 A.S.D. MESTRE – MAD SPORT 15
6 U.C. ZIANIGO 12
7 A.S.D. U.C. MARTELLAGO 11
8 G. C. TREVISO 11
9 G.S. RESANESE A.S.D. 10
10 ASD-GS CICLOAMAT. CASTELMASSA 9

tot.: 271 partecipanti di 23 società.di cui n.12 VE, n.8 TV, n. 1 PD
NOTA DI Sandro Vian

Il presidente ed io avevamo lanciato la sfida, come ai vecchi tempi e la risposta c’è stata. Il presidente dovrebbe ringraziare perchè, anche se i numeri
mi danno torto (eravamo il 50% dei nostri tesserati), la partecipazione morale ed il confronto con le altre Società Venete ci ha premiato. Renzo Zorzi, un fedelissimo dei raduni, era commosso. Quelli che sono rimasti a casa se ne rammaricheranno molto per non aver aderito e quelli che invece hanno raccolto il richiamo della Società hanno ritrovato una splendida giornata di sano e gradito Cicloturismo. Volevamo che, questa volta, i soci toccassero con mano cos’è la realtà di un Raduno cicloturistico. Con esso è stata fatta la storia del Cicloturismo Veneto e permesso a molti di innamorarsi della bicicletta.
Ora, però, il raduno ha esaurito la sua carica e non da’ più soddisfazioni agli organizzatori che vedono, anno dopo anno, ridursi i partecipanti.
Può darsi che il Raduno di Scorzè o quello di Giavera sia l’ultimo del calendario FCI. Stiamo predisponendo per il 2018 un ciclismo non competitivo,
ma vivo che raccolga quei ciclisti che non amano il ciclismo fatto di  agonistico esasperato e a volte dopato.
Sarà un ciclismo non agonistico, fatto da organizzatori che sceglieranno il percorso nel territorio Veneto, con partenza alla francese a gruppetti, con 2 percorsi (uno medio fino ad 80 km. ed uno più impegnativo sopra i 100 km). Al primo potranno partecipare i tesserati CT ed al secondo i master. Non avrà una classifica individuale, ma di partecipazione e di Società. Sarà premiata la partecipazione individuale (brevetto CT 2018) per coloro che parteciperanno a tutte le manifestazioni del Torneo (contiamo di avere almeno 10 manifestazioni organizzate, ma potenzialmenmte anche di pèiù ed occupare l’intero calendario FCI)
Cercheremo di trasformare questo ciclismo in una festa che si concluderà con la tavolata del pasta party.
Questo è il cicloturismo che contiamo di far crescere assieme a Voi ed ad altre centinaia di appassionati.
Però bisogna avere coraggio e desiderio di cambiare.!!!

 

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