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Buongiorno ciclisti, tento di fare una breve cronaca del giro lungo di oggi, anche se questi giri oramai sono stati ripetuti decine di volte e perciò non hanno nulla di particolare da sviscerare.

Proviamoci.

Alla partenza un buon numero di ciclisti ha risposto al pronti via, tanto che chi era in ultima posizione, vedeva i primi molto piccoli. Penso alla gioia del Presidente. Una nuvola azzurra che si specchia sulla strada. Goduria.

Appena fuori Treviso il Coki per non farsi mancare nulla ha forato. E’ stata una tecnica per farsi portare dal buon Fioretti sino a Visnadello. Poi il giro è andato via fluido. A Susegana c’è stata la selezione dei due giri e li mi è caduto un mito. Giando ha fatto il giro corto. Giando, mi raccomando, che non succeda mai più.

Il giro lungo è proseguito come da regolamento, esattamente come disegnato sulla cartina fino a Maren. Quattro Km di salita intorno al 10% con una punta del 22%. Maledetti, nessuno lo aveva detto. Comunque consigliata, non per il 22%, ma per il luogo e il panorama che si presenta. Sopra c’è un agriturismo molto carino, se a qualcuno interessa.

Il ritorno non ha presentato nessun punto di interesse se non il mercatino a Serravalle.

Alle 12:30 tutti con le gambe sotto la tavola.

 




CHIUSE LE PRENOTAZIONI

 




Sergio Fuin

Sergio Fuin, classe 1953, ha vinto il Campionato Sociale 2018, con pieno merito davanti al pluricampione Attilio Caner.
Siamo seduti su una scomoda panca nell’ospitale oasi naturalistica di Lello Neri che da tempo ci ospita in occasione della chiusura della stagione ciclistica 2018 che ha incoronato Sergio campione sociale 2018.
Gli chiedo: “Come hai fatto ad essere così costantemente presente nel nostro impegnativo campionato, fin dal primo anno di appartenenza alla nostra Società?”
Mi risponde con sincerità: ”Sono entrato nella vostra Società ciclistica spinto dall’amico Mauro Artuso, ma non ho avuto difficoltà ad integrarmi perché siete un bel gruppo, affiatato e nel quale mi sono subito riconosciuto nei valori. Provengo dalla BIESSE di Mestre, ma loro sono agonisti accaniti e non riuscivo ad inserirmi, mi mancava il Vostro calore e affiatamento. Per quanto riguarda la conquista del campionato Sociale devo dire che inizialmente non ne sentivo l’importanza, poi ho scoperto che potevo farcela e riconoscevo il valore della conquista della maglia di campione sociale ed ho fatto di tutto per tener duro fino alla fine. Sono contento.”
Gli chiedo: “Come hai trovato il calendario sociale?”
Mi risponde “Molto ben fatto ed alla portata di tutti. La scelta di un percorso corto ed uno lungo consente a tutti di poter partecipare, anche se non ha l’allenamento adeguato. Veramente una scelta che condivido”.
Chiedo: “Alcuni si lamentano perché la velocità a volte supera i limiti tollerabili da chi non è dotato o non ha l’allenamento adeguato”
Sergio mi risponde: ”Io non ho mai perso le ruote, ma apprezzo chi nel gruppo, come il presidente e Leo richiamano gli “scalmanati” a rientrare nei ranghi. Non si deve lasciare mai un compagno da solo!”
“Cosa ne dici delle Gran fondo?”
“Ne ho fatta una solo, la Pinarello, ma da “portoghese”. Trovo che sia una corsa difficilmente gestibile. Con migliaia di persone ci vuole un’organizzazione militare. Meglio le cicloturistiche, meno numerose e più sicure”
“La nostra Mediofondo della Pedemontana, come l’hai trovata e come la cambieresti?”
Così com’è stata quest’anno credo abbia soddisfatto tutti quelli che hanno partecipato. Per cambiarla mi piacerebbe fosse una cicloturistica con meta il Cadore, in un solo giorno e ritorno in pulman. Credo che avremmo una partecipazione contenuta, ma meglio gestibile dalla partenza all’arrivo con pasta party finale e festa con la pro loco locale.”
Siamo interrotti da Adino che mi mostra le foto di Roma Imperiale, da Lello che mi chiede di promuovere un nuovo calendario con MTB e Gravel …
Insomma l’intervista si conclude con i complimenti da parte mia e dei molti altri soci e gli riconosco e gli auguro di rimanere con noi per molti altri anni!

Complimenti Sergio.

Sandro Vian




Stamane avrei dovuto ricoverarmi al Ca’ Foncello, ma a causa dell’allarme meteo per il maltempo incombente
e la necessità dei posti letto per l’evacuazione degli ammalati ricoverati all’ospedale di Motta di Livenza,
hanno spostato il mio ricovero alla prossima settimana.

Pazienza …

 







Oggi sono successe delle cose che mi hanno dato pensiero e che vi voglio raccontare e dare loro un voto (+ e -)

Stamane, di buonora, Raffaello ha sistemato il materiale ricevuto dal “Criterium Veneto” e che contraddistinguerà la nostra ed altre 6 società del Veneto nell’organizzazione delle loro e  noi della Medio Fondo della Pedemontana del 1 luglio. Si vuole rinnovare il cicloturismo con la “partenza alla francese” e lasciare liberi gli atleti di correre su un percorso prestabilito e contrassegnato. La “partenza alla francese” l’hanno inventata, ovviamente, in Francia (ma forse in Belgio) e viene praticata nelle randonneè. Cioè la partenza è libera dalla sede e usciti dalla sede, l’atleta partecipante deve seguire una traccia (GPS) e percorrerla in autonomia fermandosi ai controlli o per riposare. All’arrivo riceve un brevetto che lo premierà alla fine stagione. La nostra evoluzione del Cicloturismo ha preso una brutta strada …
Stamane e nel pomeriggio ho sentito Matteo Pillon che è a Corvara in vacanza. Domenica scorsa ha partecipato con la Palmi alla Dolomites Bike Day ed oggi alla Sella Ronda Bike Day, sempre con la Palmi. L’ho sentito felice di essere in quell’angolo di mondo dove gli albergatori si inventano la chiusura alle auto dei passi dolomitici e ricevono da tutto il mondo turisti (ciclo) che salgono i quattro passi ammirandoli e traendo un sano beneficio al fisico ed alla mente. Tutto questo, non dimentichiamolo,  viene gestito da degli albergatori ..
Durante la settimana ho aiutato un bravo socio ciclista ad organizzare la trasferta alla sopraddetta Sella Ronda Bike. Viaggio di andata in auto, base di partenza da un hotel di Arabba che garantiva il ristoro di partenza e di arrivo, doccia e angolo di conversazione del dopocorsa. Non tutti del gruppo hanno aderito all’invito di restare in gruppo ed alcuni se ne sono andati senza neanche … salutare ? La fretta e l’incapacità di saper dare il giusto valore alle scelte che facciamo così come nello sport e nella vita, ci porta a non godere di quello che ci viene dato, dagli amici, dalla ospitalità e dalla natura. Per questo abbiamo perso dei soci e ancora ne perderemo.
PS: da rettificare che, però, la pazienza ha un limite !!!
Oggi pomeriggio sono stato a Noale con Raffaello per presenziare alla consegna della maglia tricolore a Paolo Biasuzzi per la sua Graziella. Durante il viaggio abbiamo parlato dell’organizzazione della Medio Fondo di domenica prossima 1 luglio. Mi ha dichiarato la sua preoccupazione per i numerosi dubbi e perplessità che dobbiamo affrontare. Per questo chiederemo ai nostri soci di offrire la loro disponibilità a collaborare. Sono necessari 5/6 autisti per le macchine apri corsa e fine corsa, e quella per accompagnare il medico. Sarà gradita la collaborazione di Giggi Cattarin.  Leo sarà di riferimento per offrire i ristori con la consueta abbondanza e di qualità, Pasqualini ha il libretto pronto per assegnare il presidio degli incroci (mancano almeno 10 soci). Il controllo del codice a barre necessita di quattro soci alla partenza, due al controllo di Miane per il lungo ed un’altro controllo per il raduno del percorso corto. Le iscrizioni e la cassa saranno gestite al meglio. Rimane il dubbio per la disponibilità della sede Goppion nella giornata di sabato in quanto la sera è prevista la festa dell’Azienda . Siamo certi che Mario ci aiuterà comunque.
Buona notte

 

Sandro