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NOTTURNA GRAPPA 2023

Pedalare col caldo ti stressa?
Vorresti fare una bella salita ma per arrivarci le strade hanno un sacco di traffico?
Fai fatica a dormire e giri come una trottola nel letto prima di prendere sonno?
Sei allenato e vuoi fare un’esperienza ciclistica particolare?
La soluzione c’è!
Una bella scalata al monte Grappa, versante da Semonzo, passando per Asolo e Bassano, con tanto di alba e ristoro in quota.

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ANCORA DI NOTTE, venerdì 27 luglio ’18, ore 22:30, chiesa di Frescada, con Francesco PAVAN & Co.

Ma la foto più bella l’ha fatta Gianfrj

La RADIOCRONACA di Paolo Schiavon:
h. 07:15 – Paolo e Gianfrj accompagnano il gruppo fino a Pederobba dove la compagnia si saluta e promette che ci saranno anche il prossimo anno.
h. 5:00 – Mi giungono i saluti di tutti dal Rifugio Bassano, in attesa dell’alba si festeggia meritatamente e Vi giungano i complimenti dai nostri (invidiosi) amici.
h. 04:45 – Arrivati al Rifugio Bassano si aprono i festeggiamenti in attesa dell’alba. La soddisfazione è grande almeno quanto la montagna del Grappa.
Prosecco, panini, dolci e quant’altro portato su vanno per il recupero energetico. La luna sta a guardare.
h. 04:25: – Paolo, che aveva chiesto la compagnia di Gianfrj per restare sveglio, si ritrova a dover controllare, oltre che la strada, i ciclisti ed il panorama, anche lui che dorme beatamente.
h. 04:23 – Martino mi dedica un saluto ed una promessa per l’anno prossimo. La salita ora è più lieve e fatta di saliscendi. Anche loro possono ammirare la luna piena dopo il pleniluneo. Il paesaggio è unico ed indescrivibile.
h.03:00 – Dopo l’Archeson ci si appresta all’ultimo tratto. Mi giungono graditi i saluti di tutti e un pò mi si stringe il cuore. (Ahi!!)Bravi ragazzi !
h. 02:30 – Qui la salita si fa’ dura e buia. Siamo sull’Archeson e sulla strada delle malghe.
h. 01:00: Finito il Monfenera si passa al Tomba. Il gruppo rimane compatto e nel buio più nero avanza verso la meta.

h. 00:45 : Inizia la salita del Monfenera. Andatura sostenuta, qualcuno si stacca, ma poi recupera.
h. 00:30: Pederobba. Il gruppo si compatta con altri amici e si concede il 1° ristoro.
h. 23:54 : Dopo Montebelluna passa in testa Martino seguito da Leo. La media scende a 32 km/h. Frank è in coda e controlla il gruppo. I nostri confabulano e sicuramente definiscono alleanze e strategie.
h. 23:27 Passato Porcellengo, verso Montebelluna. Leo guida il gruppo compatto e tiene la media di 35 km./h
VERTIGINE  con Francesco ci saranno: Leo, Martino Ossi, Adino con 2 amici “Eroici”, Matteo amico di Francesco, Paolo Schiavon (assistenza ?)
Livio Campigotto, ma superate le 100 salite del Grappa gli è venuta una strana allergia …
L’Eclissi di “luna rossa” non poteva mancare:
“Man mano che scenderà l’oscurità sarà sempre più apprezzabile l’ombra che avanza sul disco lunare con le località di mare, dove l’est è libero, favorite. La fase di totalità si raggiungerà tra le 21:30 e le 23:13, mentre il massimo dell’eclissi è previsto alle 22:22. Lo spettacolo si concluderà all’1:30 della notte del 28 luglio. In aggiunta si tratterà anche di un’eclissi di miniluna, visto che il nostro satellite sarà, infatti, alla massima distanza dalla Terra, oltre 406.000 chilometri.”
L’anno scorso ci è riuscita bene, perché non ripeterla?
Dell’invito che avevo predisposto cambio solo le date ( VENERDI’ 27 LUGLIO 2018 ORE 22:30 dalla chiesa di Frescada) e ve lo ripropongo.
Se qualche sbandato volesse salire in auto mi contatti, ci sarebbe qualcosa da portare su in cima per il brindisi.

Ciao

mde

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L’ORTLES di Francesco Pavan

Se ti dico Ortles mi guardi e dici ok, ma dentro di te non hai un’idea ben precisa.
Se invece ti dico Stelvio, se ti dico Gavia, una serie di immagini scorrono nella tua mente e pensi al mito………
Se ti dico randonnèe scuoti la testa e pensi ad un misto di difficoltà, lunghezza, autonomia, una situazione non sempre definita.
Se invece ti dico “giro in bici” ti vengono in mente il divertimento, il piacere, la sfida, il risultato.
Beh, sabato scorso ho partecipato alla Randonnèe Tour d’Ortles: un sogno.

ORTLES ATTESTATO 2018

Erano un po’ d’anni che ce l’avevo nel mirino e alla fine me la sono “portata a casa”.
Ma non è stato facile e provo a spiegarvi il perché.

Si tratta di un percorso MONUMENTALE che piano piano ti svuota.
Per i primi 120 chilometri devi affrontare 2 giganti buoni e poi, per i successivi 130, devi controllare 2 nanetti cattivi e non puoi sbagliare tattica di ingaggio. Perché?
Perché non è prevista assistenza.
Perché ti devi conquistare 4 vallate (in sequenza: Valtellina, Valcamonica, Val di Sole, Val Venosta) e, se per caso decidi di rinunciare a proseguire, per tornare a casa devi risalire i versanti che hai appena disceso!
Perché il clima non è mai mite: o fa caldo o trovi la neve.
Ma bando alla retorica, iniziamo.

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