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E tutti gli altri ne hanno…nessuna.  Non ci sono dubbi. Nella domenica che aveva come meta Asolo e Possagno, la nostra quota rosa (purtroppo e sottolineo purtroppo, quest’anno non ce ne sono molte altre) ha tenuto testa ai baldanzosi maschietti. L’idea di conquistare a marzo il monumento del Canova, superando tratti di pendenza attorno al 20%, aveva infatti “caricato a palla” i nostri portacolori.  Tutto avrebbero pensato ma, sicuramente, non che la nostra avesse gareggiato alla pari con i provetti scalatori. Fallito il tentativo di staccarla in salita, ci hanno provato in pianura al ritorno, con accelerazioni fino a 48 kmh ma hanno fallito ancora. A mio giudizio (e non solo mio) Gabriella e’ indiscutibilmente ciclista del giorno. Poi “Giando”, anche lui già a suo agio in tutte le situazioni, si e’ messo spesso alla guida del gruppo, dettando i ritmi, con grinta e determinazione. Il commento più frequente era: Ma se a marzo si corre cosi…a luglio cosa succede ? Passando al percorso corto, tutto bene fino a Monfumo con velocità controllata 29-32 kmh. Poi sulla strada del ritorno, come sempre…fuoco alle polveri e nessun limite da rispettare e chi ne ha…va. Il nostro inflessibile “Cavapunti”, scherzando dice ” io ci ho provato ma non sono riuscito a fermarli..”. Altrettanto scherzosamente gli ho fatto notare che, almeno in salita, la velocità controllata dovrebbe essere inferiore a 30 kmh. In totale sui due percorsi si sono cimentati 40 ciclisti, un numero in aumento rispetto alla media. Anche questo è un dato indubbiamente  positivo, considerato che il ciclismo amatoriale si nutre di partecipazione.  In conclusione una bella domenica dove ognuno ha fatto il test dello stato di forma sulle prime salite di stagione, in vista dei prossimi piu impegnativi obiettivi.