BICILAGUNA 2018 OVVERO LA RISCOSSA… DEL NONNO

ALLA BICILAGUNA

A dispetto delle previsioni è stata una gara (perché di questo si è trattato) veramente impegnativa e piacevole per molteplici aspetti. Dico a dispetto delle previsioni perché una corsa con tracciato di 106 km completamente pianeggiante, di solito, non stuzzica la fantasia agonistica e competitiva del ciclista sportivo abituato a cimentarsi sulle salite cercando di volta in volta quelle più impegnative come sfida da vincere. Detto questo una citazione particolare va a Vincenzo che ha completato la gara ad una media eccezionale di 37 km/h. Ma avendolo visto da vicino alla partenza non ci trovo nulla di strano…..concentratissimo e deciso….Gli dico “Vincenzo vieni un pò più indietro, che siamo tutti raggruppati in partenza……risposta “eh no…io devo andare…..preferisco mettermi davanti…io vado…….”…E infatti davanti è partito e davanti….è arrivato  nel senso che all’arrivo era nel ristrettissimo gruppo dei primi……ma Vincenzo è giovane e forte e quindi qual è il senso del titolo ? è presto detto…….a far compagnia a Vincenzo arrivando praticamente assieme al traguardo, il nostro Sergio “cavapunti”, nonno felice nella vita, ma altrettanto deciso e determinato sulla bici da corsa.

Anche Sergio in partenza mi ha detto una frase  che mi ha fatto capire il suo desiderio di scatenare tutta la potenza e la voglia  di correre che evidentemente aveva dentro di se.  Lo sport è anche questo…..la dimostrazione che con l’impegno e la determinazione si possono  abbattere  quasi del tutto le differenze competitive tra generazioni diverse….  Dedicato il giusto spazio alle nostre due punte di diamante di giornata,  gli altri partecipanti alla mediofondo (vedi foto) si sono difesi comunque bene. Al traguardo la media era di 33 km/h il che vuol dire percorrere lunghi tratti con velocità attorno ai 37-40 kmh……un risultato di tutto rispetto….Io sono stato agganciato ad un treno molto veloce fino a jesolo, poi due ripartenze violente in uscita da rotonde e incroci, mi hanno tagliato le gambe. Ho proseguito in compagnia di altri 3 ciclisti di società diverse e mi sono ricongiunto con i  compagni di squadra (esclusi i due frecciarossa Vincenzo e Sergio) al punto di ristoro. Lasciando da parte le valutazioni sportive-agonistiche, la manifestazione è stata molto bella con un percorso che ha valorizzato ovviamente l’acqua e i fiumi, elemento caratterizzante di questi territori, ma anche le immense campagne coltivate a perdita d’occhio  che danno un senso di pace e infinito. Numerose lungo il percorso le comitive in bicicletta composte da famiglie con bambini che ci salutavano con entusiasmo come se avessero incrociato la carovana del giro d’Italia……E adesso avanti con le prossime sfide

Paolo Schiavon

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