WOMEN REVOLUTION

Venerdì 2 feb. c.a. nel corso della riunione settimanale, con molti soci presenti, c’è stata la rivolta delle donne (le quote rosa).
Il preside ha informato i soci che la divisa sociale, presentata venerdì scorso, per volontà del Consiglio Direttivo aveva subito dei cambiamenti.
La fascia oro giallo davanti e sul retro era diventata bianca ed il rosa era sparito dalle maglie femminili.
Cosa era successo? Il Consiglio Direttivo, su richiesta di alcuni consiglieri, si era riunito in sede, prima del ritrovo ed aveva sollevato la questione che, per una maglia che deve avere il massimo della visibilità per garantire la sicurezza sulle strade, quel “giallo oro” non dava le garanzie necessarie. Inoltre la distinzione della maglia indossata dalle donne (con il rosa) non era una distinzione più apprezzata.
Con queste deduzioni veniva deciso di cambiare la scelta precedente con la fascia che diventava bianca ed il rosa che veniva tolto.
Quando il preside presentò il cambiamento scelto dai consiglieri si ritrovò la rivolta delle donne (che volevano mantenere la distinzione del rosa) e dei dissidenti che rifiutavano la seconda scelta perchè “imposta dall’alto” …
Il presidente dovette fare “marciaindietro” ed assecondare la “maggioranza” che nel frattempo si era formata.
Brutta serata per il consiglio che aveva scelto il cambiamento senza tener conto che le marce indietro sono pericolose e dimostrano poco rispetto delle decisioni prese dall’assemblea.

E, per chiudere in bellezza, è venuto fuori che il ritrovo della domenica veniva rifiutato nell’orario di partenza, che diventava liberalizzato (alle 9, alle 9;30 o alle 8,00 ?).

Questi sono errori gravi che lasciano in bocca l’amaro dell’indecisione e poca voglia di associarsi fedelmente.
Il tempo ci dirà se il cambiamento potrà salvarci.

Sandro Vian
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