LUTTO AL PEDALE OPITERGINO ED AL CICLOTURISMO VENETO: E’ MORTO LUIGINO BORSOI

Stamane, in un incidente stradale, è deceduto Luigino Borsoi, anima del Pedale Opitergino e del cicloturismo veneto.

Alla famiglia di Luigino ed al Pedale Opitergino vanno le nostre condoglianze per l’immatura scomparsa dell’amico di tante gare ciclistiche.

 

 

Luigino Borsoi con il nostro presidente, Raffaello Longo, con Orfeo Prevedel del GC Treviso e con Angelo Pasqualin del GS Olang

IN MEMORIA DI LUIGINO BORSOI
di Giorgio Furlan presidente del Pedale Opietrgino e di Riccardo Menegatti giornalista

Mai come in questi casi la retorica rimane fuori da ogni illazione: con la scomparsa di Luigino Borsoi se ne è andato per davvero un pezzo di storia del ciclo turismo della nostra provincia e a ben guardare anche questa affermazione non racconta sino in fondo la vita di una delle colonne del Pedale Opitergino.

La vita di Luigino è trascorsa tra l’officina, aperta 24 ore anche nelle Feste Comandate e Gazzettino fresco di stampa sotto braccio, la famiglia e l’adorata seconda famiglia del Pedale Opitergino dove sin dalla gioventù, con allora presidente Angelo Carpenè, si distinse quale animatore del gruppo dei ciclo turisti (di cui ne è sempre stato responsabile) concependo in prima persona con Aldo Costariol (altro pezzo enciclopedico del ciclismo di casa nostra) la Oderzo Falcade che negli anni aggiunse la tappa di ritorno e il brevetto San Pellegrino, idea di cui Luigino è stato il solo titolare.

Non un semplice associato organizzatore, fu anche consigliere e vicepresidente, ma soprattutto un cicloturista a tutto tondo: Luigino vanta infatti il record ininterrotto di 100 presenze nei Raduni  Nazionali e di oltre 1000 adesioni ai Raduni cicloturistici, numeri che possono confrontarsi con i principali partecipanti del settore, il tutto in virtù della passione per le due ruote e il rispetto dei gentlemen che ogni domenica percorrono km assorti nella bellezza delle nostre colline.

Messa in soffitta la Oderzo Falcade Oderzo Luigino Borsoi non ha però abbassato la guardia: la sospensione della sua creatura non gli ha precluso di continuare a frequentare l’ambiente. Confidava sottovoce l’amarezza per non vedere salire in sella gli amici per raggiungere Falcade, ma al tempo stesso era già pronto a sostenere, con il suo solito entusiasmo, il rinato settore giovanile. Si faceva vedere regolarmente, ultima apparizione alla presentazione dell’Internazionale del Ponte a Faè di Oderzo il 1 dicembre.

Giorgio Furlan

cell. +39 349 1877131

 

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