Per cominciare, raccomanderei ai partecipanti al raid di Asiago, poiche’ il giro percorrerà una zona con una significativa configurazione orografica, anche un abbigliamento con capi invernali da mettere nella borsa.
Non è da sottacere altresì l’importanza del profilo altimetrico delle quattro tappe in programma, con oltre 5.500 metri di ascesa.
Per tale ragione, si ritiene utile fornire alcuni consigli su come affrontare una salita lunga; suggerimenti particolarmente interessanti per i meno allenati.
La salita è meglio affrontarla da seduti o in piedi sui pedali?
Pedalare in piedi sui pedali è più dispendioso dal punto di vista energetico. Gambe, braccia e schiena sono sollecitate e questo significa rischiare di finire le forze prima di arrivare in cima.
Il consiglio è quindi quello di affrontare le salite lunghe da seduti.
La frequenza di pedalata è sempre un elemento importante.
La frequenza ideale dipende molto dalle caratteristiche del ciclista. E’ importante però cercare di essere agili, evitando di scendere sotto le 70 o 80 pedalate al minuto.
Se non riuscite a mantenere un ritmo di pedalata regolare, state probabilmente spingendo un rapporto troppo duro.
Ricordarsi di mangiare e bere durante le salite lunghe. Bevete ogni quindici minuti e mangiate qualcosa ogni ora.
Le vette che sembrano irraggiungibili diventano così possibili per tutti.
Leo Caliano
e quelli di Francesco Pavan
Se non fosse stato così caldo domenica sarebbe stata una “passeggiata”: ottimo tutto, dal percorso, alla compagnia, ai ristori. Forse mi sto trasformando in un vero randagio, chissà … (c’è qualche foto su Facebook della Randomarca).
Per i consigli di Leo mi sembra sia stato giustamente succinto. Comunque ha ragione in pieno, agili, alimentati, concentrati e seduti. Se poi prevale la stanchezza, fermarsi appena la strada spiana (così si riesce a ripartire!!!)