LA G.F. CARNIA CLASSIC RACCONTATA DA PIETRO VIDOTTO

PD11
Pietro Vidotto

Ciao Sandro,

ti mando il resoconto della mia partecipazione alla GF Carnia Classic International di domenica 28/08/2016.
La gara è organizzata dall’A.S.D. Carnia Bike con il patrocinio della F.C.I. ed inserita nel circuito del Trofeo Alpe – Adria.
Tre i percorsi: GF 112km, dislivello +2.650m (reali +2.850m). MF 76km, dislivello +1.450m. cicloturistica 45km Tempo max. concesso per concludere la gara GF e MF 8 ore, un tempo più che ragionevole.
Quest’anno gli organizzatori hanno optato per un percorso della GF più corto rispetto allo scorso anno che era di 134km dislivello +3.080m. e includeva sempre con lo Zoncolan anche la salita da Ampezzo a Sella Razzo. Forse la scelta è stata dovuta all’alto “tasso di mortalità”… che si era verificata tra i partecipanti.
Quindi 10 giorni fa sono andato a provarlo. Invece di solo due salite toste hanno preferito quattro salite distribuite lungo il percorso. Inizio con saliscendi con punte al 10% poi la 1° salita da Paluaro a Sella Duron 4,5 km con punta al 23% e media del 9,5%. 2° salita da Cercivento a Ravascletto con punte al 12% e media 8,5%, 3° salita Ovaro – Monte Zoncolan, 4° salita da Villa Santina a Verzegnis 2,5km con punte al 7% e media 4,5% più vari saliscendi.
Credo che diversi nostri soci lo abbiano già fatto e lo conoscano ma prima di descrivere la gara voglio spendere due parole sullo Zoncolan per chi non lo ha mai affrontato.
Preso da Ovaro: altitudine 1.730m, lunghezza 10,1km, dislivello +1.203m, pendenza media 12% max. 22% al km 3,5. Numeri da brivido! Secondo molti professionisti è più duro del Mortirolo. In realtà lo Zoncolan non è la “salita più dura d’Europa” è solo la salita più dura di quelle abbordabili dai ciclisti da strada in sella a una normale bici da corsa… Ci sono 2 salite una in trentino e l’altra nel bresciano di quasi 8km con pendenza media al 17,7%…auguri!!
I giornalisti sportivi hanno definito lo Zoncolan: Mostro, Drago Rosa, Zar, Kaiser etc. etc.. No, la reputazione di questa montagna è tale da non aver bisogno di ridicoli soprannomi. Semplicemente lo Zoncolan è “duro come lo Zoncolan”.

Ti mando anche delle foto, anche se alcune le avevo fatte 10 giorni fa in quanto durante la gara non avrei avuto tempo.

https://www.flickr.com/gp/sandrovian/6H1u67

Partito da Preganziol alle 5. Giornata di bel tempo e sole. Circa 750 iscritti tra GF e MF. Partenza alle 08,30 subito scattante, salita Paluaro – Sella Duron che presenta già il conto a diversi corridori, pedalabile la salita da Cercivento a Ravascletto (si fa per dire…), Ovaro – Zoncolan il “piatto forte”. Subito al bivio di Ovaro non ci penso un secondo giù il rapporto 34 – 32, anche se fino a Liaris si arriva al max. al 17% ed in punto addirittura spiana, ma bisogna salvare le gambe e tenere basse le pulsazioni.
Come l’anno scorso a Liaris si incontrano alcuni che hanno preferito girarsi e tornano indietro, troppo dura. Qualcuno scuote la testa sconsolato. Salendo c’è chi si appoggia ai guardrails e smonta, altri salgono con impressionanti zig-zag. E sono proprio questi a rendere più difficile la salita. Per evitare di toccarsi bisogna salire sui pedali e scattare in piedi per superarli, ogni scatto è una mazzata sulle gambe e le pulsazioni salgono. In più fa un caldo boia. Finalmente le 3 gallerie! E’ finita, manca poco…quasi. Si sale ancora all’11% ma dopo quello che si è passato è una passeggiata, ci metto anche un bel 34-22!
Discesa verso Sutrio. Bisogna restare belli concentrati per i primi 2km, pendenza, tornanti secchi, asfalto dissestato, strada stretta ed aperta al traffico. Non si può sbagliare o la frittata è fatta.
I 20km da Sutrio a Villa Santina anche se in leggera discesa sono stati per me i più duri, caldo, forte vento contrario ed un compagno di viaggio che collaborava zero, mai un cambio.
Ultima salita di 2,5km. pareva non finire più.
L’infame che mi tiravo dietro si sveglia e mi stacca, io non ne ho più e lo lascio andare tanto ti riprendo perchè uno della San Lazzaro Goppion non molla mai, costi quel che costi!
In discesa lo riprendo e mi libero definitivamente lui, ultimi colpi di pedale e traguardo di Tolmezzo. Anche quest’anno è fatta! Dopo essermi mangiato quasi un’anguria intera mi fiondo ad uno stand gastronomico: un bel piatto di prosciutto di Sauris con una birra enorme. Questo è il premio!|
Ho chiuso in 203° posizione generale in 5h,45′ e 13° nella categoria M6 su circa 300 che avevano scelto la GF. Classificati al traguardo tra GF e MF 487 corridori, per strada se ne sono persi o arrivati fuori tempo circa 200.

Ciao.

Pietro Vidotto

 

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