Per Federico e Giovanni, quattro passi sulle dolomiti.

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Federico Martini
giovanni
Giovanni Torresan

Caro Sandro,

                     Le invio un pò di foto ed un piccolo resoconto del giro che, con Giovanni Torresan, ho percorso Domenica scorsa. Giro che era in calendario sociale per il 31 luglio scorso ma che, per varie ragioni, non ha visto nessun partecipante.
Così con Giovanni ci siam detti, dopo attenta valutazione delle previsioni del tempo, perchè non farlo approfittando della pausa che il calendario ci offriva per il ponte Ferragostano?
 Così alle 07,00 del mattino siam partiti in auto da Treviso con destinazione SIROR di Fiera di Primiero.
Alle 9,10 circa avevamo inforcato le nostre fide biciclette ed affrontato i 21 km. necessari per giungere a Passo Rolle (primo passaggio), attraversando la ridente e trafficata San Martino di C.zza. La temperatura ancora fresca ci ha aiutato nella lunga e non troppo impervia salita, anche se a muscoli freddi si è fatta sentire lo stesso sulle nostre gambe.
Due foto, un panino e poi giù verso Predazzo in val di Fiemme, dovutamente abbigliati e con occhi vigili per il notevole traffico d’auto che si fermavano ogni dove e per le moto che ci rombavano alle spalle, sfrecciando poi come missili.
Una volta a Predazzo, consigliati anche da un turista, anch’egli ciclista, abbiamo raggiunto Moena per via ciclabile ad andatura moderata per il continuo via vai, da ambo i lati, di persone in bici, a piedi,col passeggino e/o con il fedele Fido.

4A Moena abbiamo dovuto lasciare la trafficata ciclabile per intraprendere, dopo il passaggio attraverso due gallerie ben illuminate, la salita che ci avrebbe portato sul Passo San Pellegrino. Salita che si è presentata, anche da questo versante  subito tosta (pendenza del 14%) e così sino alla fine eccetto qualche breve tratto di respiro. A dir il vero non mi azzardavo guardare la pendenza sul ciclocomputer, concentrandomi sulla strada, affidandomi a quanto indicato dalla segnaletica stradale sulla quale di tanto in tanto buttavo l’occhio.
In cima al passo abbiamo tirato un respiro, ma non tanto perchè le nuvole non promettevano nulla di buono, visto poi le due gocce che abbbian sentito nel salire … e dovevamo altri due passi da affrontare tra cui il temibile Valles.
Quindi giù per i 4 km del San Pellegrino e su per il Valles che non ci ha lasciato un attimo di sosta. Quando mancava circa un km alla sommità una spianata ha illuso le nostre gambe e poi ancora su per l’ interminabile drizzagno.
Eccoci finalmente arrivati alquanto esausti ma speranzosi che il tempo atmosferico, a quel punto non ci tradisse.
Dopo la discesa di 6 km sino al bivio con il Rolle e rinfocillati di un pò di zuccheri a facile e veloce  assimilazione, abbiamo preso l’ultima salita di 7 km. che ci divideva dal già conosciuto Passo Rolle. Qui a pendenza  intorno al 6,5% ci ha dato una mano e consentito di raggiungere il passo celermente. Una volta su, due foto accanto al cartello riportante ‘altimetria e poi giù verso San Martino, dove la prima pioggia ci ha accolto per darci un tregua sino a due km da Siror dove si è fatta sentire per bene. Ma ormai eravamo arrivati.Quindi tutto bene ciò che finisce bene: km. 111 e 6 h,36 e circa 3.100 metri di dislivello.
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 Un caro saluto.
Federico Martini
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