Monthly Archives: Aprile 2016

Nell’Antica Chiesa di San Lazzaro la rassegna d’arte sacra e spiritualità

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La pittrice Nadia Soligo

La chiesa settecentesca di San Lazzaro diventa meravigliosa cornice per la seconda Rassegna d’Arte Sacra e Spiritualità dal 7 al 22 maggio.Evento patrocinato da regione Veneto, Provincia di Treviso,Comune di Treviso e in collaborazione con CentroMarca Banca di Treviso.
Diciannove artisti esporranno opere a soggetto religioso e anche legate al Giubileo della Misericordia.
La serata inaugurale del 7 maggio alle ore 19,00 sarà presentata da Michele Bassetto e si aprirà con il canto barocco di Francesca Cenedese accompagnata al clavicembalo da Nicola Reniero.
Seguiranno gli interventi degli architetti ed esperti d’Arte Paolo Bradariolo,Giorgio Pavan,Lucio Chin e del parroco Don Fervido Cauzzo.
La serata si concluderà con uno speciale brindisi.
Ideatrice e curatrice della mostra è la pittrice Nadia Soligo.
Diciannoverassegna chiesa san lazzaro

 

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UN GIORNO FORTUNATO

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Da 2 anni aspetto questo giorno, dal 10.08.2014, quando una serie di coincidenze sfavorevoli mi avevano condotto in cima al Mortirolo dal versante sbagliato (da Grosio), un errore clamoroso che andava sanato.

Con le mie ragazze a marzo abbiamo architettato un week end a Bergamo, per incontrare degli amici, e come si fa a resistere al richiamo della vicina Valtellina? Quattro conti ed il programma è fatto: ci piazzo dentro anche il Mortirolo, versante da Mazzo, quello giusto.

Vigilo le previsioni meteo, brutta storia, acqua a non finire. Ma non si sa mai e allora caccio la bici nel bagagliaio e partiamo da comuni turisti.

Sabato a Bergamo non piove ma in Valtellina sì, vedremo domani.

Domenica alle 6 controllo il meteo sul cellulare, sembra perfetto. Colazione da minatore e poi via in direzione Tirano.

Parcheggio nella città del Trenino Rosso del Bernina (il più alto d’Europa), assemblo in fretta la bici, abbraccio le mie ragazze e parto.

C’è un vento fortissimo, potei finire a terra ad ogni momento, vado piano, circospetto. Percorro in apnea gli 8 km che separano Tirano da Mazzo, unico pensiero non cadere.

Finalmente arrivo al cartello Mortirolo, salita del Giro d’Italia, e appena imboccata la strada mi sento al “coperto”, protetto dai 38 tornanti e dal bosco.

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