400 KM DI PURO DIVERTIMENTO

RANDONNEE’DEL SILENZIO E PACE E ..16 MAGGIO 2015

Angelica della puppaPiavon di Oderzo, campo sportivo, 5:20… arriviamo e poche macchine intorno a noi…6:00 siamo tutti pronti, timbro e via inizia questa nuova avventura…400 km… 49 partecipanti (solo 3 donne!).

Non realizzo l’entità dell’impresa e sono sincera, neppure ora me ne rendo conto fino in fondo, perché io quando penso ad un giro con la bici non faccio troppi pensieri, “prendo e vado”. Di una cosa ero sicura, non avrei mai mollato.Si parte…tutti insieme un bel gruppo di società, colori, storie diverse, ma tutti con la stessa passione, con lo stesso desiderio…comincia la prima salita e un gruppo va…sono veloci e tra loro anche la professionista Dorina Vaccaroni…meglio lasciarli andare!Il viaggio continua…località Fratta…inizia la vera salita…Il Cansiglio… non l’avevo mai affrontato, parto spavalda 10-11-12 km/h (che per me sono una buona velocità), ma subito Livio mi ricorda che sono 12 km e se vado con quel ritmo non li riuscirò a fare, perciò decido che è meglio dargli ascolto…(beh ovviamente lui sembra non fare alcuna fatica…è uno scalatore!)Ormai siamo soli e penso che “ok faremo questa randonnèe con il nostro, il mio passo” ma ecco che poco dopo raggiungiamo due ciclisti di Modena: uno è andato un po’ in crisi, l’altro…è in mountainbike! E’ deciso a fare la PDP (Paris Brest Paris over 1200) vuole festeggiare i suoi 60anni così in sella alla sua mtb… robe da matti!!!Campon-Strada forestale, un altro gruppo di ciclisti…procediamo tutti insieme…siamo in 13…E DA QUI IN POI INIZIA LA VERA AVVENTURA!Il ritmo è importante…Sant’Anna-la casa del libro- Tambre…arriviamo a Busche-bar Bianco 138 km con una velocità media per me davvero soddisfacente 23km/h…finalmente il primo controllo, un timbro, qualcuno mangia un gelato, formaggio, coca cola, pipì e …”NE’ FORTE, NE’ PIANO MA SEMPRE LONTANO” i randonneurs ragionano così, perciò via, tutti insieme, si pedala, si scherza, si ride…potrei star qui e raccontare pagine di cronaca puramente tecnica, ma quello che più mi ha colpito e che mi porto a casa, che vi voglio descrivere è l’incontro…persone provenienti da posti diversi che decidono di aspettarsi, di condividere un pezzo della loro storia, della loro strada, decidono di pedalare insieme  per affrontare questa impresa insieme!Lo spirito, la compagnia, la voglia di divertirsi, il sentirsi libero e senza tempo…la velocità, la prestazione, la competizione, le abbiamo lasciate fuori…lontane! Ho pedalato con dei “veri randagi” (così si fanno chiamare), alcuni li chiamano pazzi, altri li criticano…quello che ho vissuto io è desiderio di pedalare puro e semplice…fatica sì…un pezzo alla volta, bisogna pensare al momento del controllo, del ristoro… e poi pedalare.Ognuno come può, ognuno con il suo passo che se poi incontra quello di altri 12 compagni di viaggio, allora si trasforma in un’esperienza magica… in un incontro. Ti racconti, in viaggio ti scopri, con la tua forza e i tuoi limiti…un tempo dedicato a te e basta! Cimadolmo-Monastier-Roncade-Meolo-Caposile…255km…fermi tutti, è un buon piatto di riso che ci attende al secondo controllo, un caffè e si riparte…Eraclea-Caorle- Concordia Saggitaria…scende la sera, ci vestiamo…giubbottini catarifrangenti, ma con uno squadrone di 13 persone neppure ti accorgi che è scesa la notte. Strade secondarie, illuminazione zero, solo i fanali delle nostre biciclette…nella nostra testa il conto alla rovescia “mancano solo 90 km…40km…” l’euforia sale, si chiacchera, si scherza, si pedala a ritmo sostenuto.Quello che ti fa spingere sui pedali, che non ti fa mollare, non è il volersi sentire un eroe, non è l’applauso delle persone (certo quello fa piacere!), ma è la voglia di misurarti con te stesso… il vero motore!Cibo e testa sono gli ingredienti fondamentali e poi…volontà…DEVI VOLERLA FARE UNA 400 e se poi la fai divertendoti, in compagnia…allora vale il doppio!Provvidenziale è stata la moglie di un ciclista  che ha pedalato con noi: ci ha portato acqua, vino, thè…e poi che dire dei personaggi del Portogruaro che in corsa ci hanno invitati: “ Dai, che ne dite, due tranci di pizza a testa, offriamo noi?!”…troppo forti, questo è lo spirito giusto, semplice, leggero.“Che cosa porto con me, alla fine di questo lungo, ma indimenticabile viaggio??”…DIVERTIMENTO PURO…non ho mai vissuto un’impresa bella come questa!Il ciclismo ti permette di incontrare, di imparare, di scoprirti, di misurarti, di condividere…di essere libero…sei tu con la tua bicicletta!

RINGRAZIAMENTI….GRAZIE perché solo un matto come Livio può decidere  di affrontare con te una 400km… “Ma quando metterai la testa a posto?”GRAZIE alla famiglia di Livio; Rosella, Alessandra e Luca…perché è bello arrivare ed essere accolti!

ANGELICA DELLA PUPPA – S.C. SAN LAZZARO GOPPION CAFFE’

Li’, 16 maggio 2015

 

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