Passo S. Boldo

La mattinata si prospetta con esito meteorologico incerto ed un cielo che presenta minacciosi nuvoloni scuri, ciò nonostante circa venticinque ciclisti non hanno voluto mancare all’appuntamento domenicale che il calendario sociale offriva. La partenza fissata per le 7,30 vede radunarsi circa venticinque ciclisti supportati dall’ammiraglia messa a disposizione dalla ditta Goppion Caffè condotta dal nostro “Preside”. Il gruppo si avvia con una buona cadenza lungo la statale Pontebbana fino a Conegliano per proseguire lungo la Corbanese in direzione di Tarzo. All’altezza della direzione per S. Pietro di Feletto, zio Elio a causa dei pochi chilometri effettuati sino ad ora si porta in fondo al gruppo e dopo aver salutato gli amici, svolta a sinistra in direzione le Mire e riprende la strada di casa. Raggiunto Tarzo dopo una brevissima sosta per rifornimento d’acqua ed un frugale spuntino il gruppo si avvia in direzione di Tovena, dove i nostri compagni di viaggio Fausto, Ivano, Livio e Mauro salutano la compagnia e decidono il rientrare proseguendo lungo la Pedemontana, il resto del gruppo invece tiene fede al percorso programmato ed inizia l’ascesa verso il Passo S. Boldo. Dopo alcune titubanze iniziali, forse per il timore che l’impegno fosse troppo gravoso, tutti i ciclisti, adeguando i propri sforzi allo stato di forma ed alle loro capacità raggiungono la meta e l’arrivo delle signore Brunella e Graziella che oggi facevano parte della compagnia, viene accolto con un plauso di soddisfazione da tutti i compagni. Dopo il rifornimento delle borracce si riprende la via del rientro e lungo la discesa Luca registra la prima foratura della giornata prontamente risolta con l’aiuto di Daniele. Il gruppo si ricompone a Tovena e prosegue compatto sino a Follina, dove la sfortuna prende di mira ancora una volta Luca che registra la seconda foratura nel giro di pochissimi chilometri. Nonostante il pronto intervento del “Preside” con un efficace e veloce cambio ruota il gruppo ormai lanciato risulta essere quasi irraggiungibile per Luca Daniele e Mauro, solo dopo una faticosa ed impegnativa rincorsa e grazie soprattutto all’aiuto dell’ammiraglia che fungeva da apripista, i tre si sono ricongiunti ai compagni i quali nel frattempo erano stati avvisati di rallentare. Una volta ripresa la strada di casa la compagine si frazionava nuovamente poco dopo perché le fatiche affrontate lungo il percorso indurivano i muscoli di chi aveva già speso le proprie energie lungo le pendenze affrontate in precedenza. Il gruppo di testa ha compiuto il ritorno tenendo un’andatura che ha accontentato tutti coloro che avevano ancora energie da spendere ed in grado di sostenere velocità più elevate mentre i componenti del secondo gruppo soddisfatti ed appagati d’aver raggiunto la meta prevista sono rientrati con andatura più moderata che ha fatto si che nessuno si potesse staccare e rimanere isolato.

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