Appuntamento con Cà del Poggio

14 Aprile 2013

Finalmente la primavera sembra abbia preso il sopravvento sulle piovose e grigie giornate che la stagione invernale nostro malgrado da tempo ci aveva abituato. L’impegno che il calendario ci offriva oggi sulla carta sembrava molto più pesante di quello che in effetti si è rivelato, non perché sia intervenuta una variazione di percorso ma, vista l’andatura tenuta alla fine si è trattato per i più di una mera scampagnata di circa una novantina di chilometri. La mattinata ha preso l’avvio come di consueto presso la sede della Goppion Caffè ed ha visto il gruppo, impreziosito dalla presenza di quattro nostre socie cicliste e del “patron” della torrefazione, infoltirsi sempre più con l’approssimarsi dell’orario fissato per la partenza sino a raggiungere il considerevole numero di 46 ciclisti (record stagionale) (peccato anche oggi ci siamo dovuti accontentare della seconda posizione, se ci fosse stato qualcuno in più ci saremmo aggiudicati la vittoria, “vero Presidente?”). Il gruppo ha percorso con tranquillità la statale Pontebbana e poco dopo Susegana si è verificato l’ormai abituale inconveniente giornaliero, cosa di poco conto, una normale foratura che si è risolta con il pronto intervento dell’ammiraglia, oggi pilotata da Giannino prossimo alla partenza per la Turchia, e dei colleghi ciclisti (anche gli sponsor non sono immuni dalle forature).
Approfittando della fermata Carlo non supportato da una gran giornata e con i postumi di un intervento odontoiatrico ha salutato il gruppo ed in compagnia di Bruno (ex ciclista della S. Lazzaro) ha preso la via del rientro. Procedendo sempre a blanda andatura i ciclisti hanno raggiunto Conegliano e dopo la “vasca” per il centro hanno imboccato la via ondulata per Ogliano, Carpessica fino a giungere in prossimità dell’uscita dell’autostrada di Vittorio Veneto e dopo aver girato a sinistra il gruppo si è ricompattato in località Cozzuolo. Il percorso prosegue in direzione Corbanese e dopo aver affrontato un piccolo dislivello che comunque ha messo in difficoltà i meno preparati si prosegue in direzione Conegliano, dove poco dopo, i ciclisti sono attesi all’appuntamento più duro della giornata, l’ascesa di “Cà del Poggio”. A questo punto c’era l’opportunità di scegliere il percorso meno impegnativo che prevedeva il rientro via Conegliano ma solo una decina di corridori hanno optato per questa soluzione mentre gli altri, chi con andatura decisa e chi incerta e comprese tre “signore/ine”, si sono avviati per affrontare il probante test. Con “pazienza” chi è giunto per primo ha atteso l’arrivo di chi si è trovato in difficoltà ed ha impiegato più tempo per compiere “l’impresa” ed una volta completato il ricongiungimento abbiamo girato a destra per raggiungere la località di S. Pietro di Feletto. Finalmente è giunto il momento per i cavalli di razza scalpitanti già da un po’ di sciogliere le briglie e gettarsi in discesa al galoppo sfrenato, chi invece non ha nel proprio DNA i geni del purosangue dopo essersi unito nei pressi di Susegana con i compagni che avevano scelto la via più agevole del rientro ha preferito un rientro più moderato con velocità di crociera consona allo stato di forma sino ora raggMauro Torresan

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